28 agosto 2006

La televisione digitale terrestre (1.a parte)

(Estratto da un articolo di Elio Del Biaggio, pubblicato su "Illustrazione Ticinese")

Quest’oggi, contrariamente alle nostre abitudini, vediamo di fuoriuscire dai soliti argomenti dedicati ad Internet ed introduciamo un discorso di attualità, interamente orientato alla televisione digitale, con la prossima introduzione, sull’intero territorio ticinese, del segnale digitale televisivo terrestre da parte della TSI, la Televisione Svizzera di lingua Italiana, tematica che ci accompagnerà fino all’estate.

La digitalizzazione della nostra vita…
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una vera e propria “digitalizzazione” della nostra vita. Siamo infatti rapidamente transitati da un sistema basato su quanto si potremmo definire con il termine “analogico” ad un sistema con caratteristiche interamente “digitali”. A partire dalla metà degli anni Ottanta, gran parte degli aspetti della nostra vita è stato praticamente e letteralmente “trasformato in bit” e oggi, anche se evidentemente il mondo reale rimane pur sempre analogico, siamo ormai entrati appieno nell’era digitale. Ogni sorta di apparecchio si sta infatti digitalizzando: dalle macchine fotografiche ai supporti musicali, dagli elettrodomestici alle automobili,... Per non parlare poi della massiccia diffusione dei personal computer e di Internet. Insomma, si tratta di una vera e propria “rivoluzione digitale”. E come poteva sfuggire a questo processo evolutivo il mondo dei mass media e più in particolare la sua regina incontrastata, la televisione?

La TV del terzo millenio
Dopo anni di quasi immutabilità tecnologica, praticamente dall’introduzione del colore, e grazie all’odierna evoluzione digitale, la televisione sta subendo, in questi ultimi anni, una sostanziale quanto radicale trasformazione. Per non rischiare di rimanere escluso, superato dalle nuove tecnologie esistenti e disponibili, il mezzo televisivo si vede quindi forzatamente costretto a rinnovarsi ed a cercare nuove vie per far fronte all’imponente avanzata di nuovi mezzi di comunicazione, come ad esempio Internet, che potrebbero anche e addirittura farlo passare in secondo piano. La televisione, protagonista indiscussa durante gli ultimi decenni della comunicazione di massa, sta vivendo un periodo assai burrascoso e il passaggio alla trasmissione digitale rappresenta una possibilità da non lasciarsi sfuggire per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica. L’universo della comunicazione, e in particolare il mondo dell’audiovisivo, sono sostanzialmente influenzati dall’avvento di continue innovazioni tecniche che ne stanno modificando le loro caratteristiche. Quella digitale è pertanto una vera e propria “rivoluzione” anche per la TV, in quanto conduce a cambiamenti tali da mutare radicalmente e profondamente il modo attuale di fare e di utilizzare la televisione.

L’avvento del digitale terrestre
Quella che oggi chiamiamo televisione si sta letteralmente trasformando in qualcosa di profondamente diverso. Tra il 2006 ed il 2010, infatti, l’Europa spegnerà il segnale analogico per passare al digitale, continuando comunque pur sempre a sfruttare gli impianti di diffusione terrestre.
In Ticino, lo spegnimento del segnale analogico, avverrà entro la metà dell’estate di quest’anno, e più in particolare in corrispondenza del 24 luglio.
All’origine di tale rivoluzione troviamo il progetto “Digital Video Broadcasting Terrestrial”, più conosciuto con la sua siglia DVB-T, promosso dall’Unione Europea con l’obiettivo di superare una forma di comunicazione prettamente unidirezionale e praticamente standardizzata, per approdare ad un sistema di comunicazione interattivo, basato su uno scambio pluridirezionale di informazioni di diverso genere. I vantaggi connessi a questa nuova era tecnologica possono riassumersi in alcuni aspetti legati al potenziamento del servizio televisivo in termini di qualità e di quantità, con un maggior numero di canali disponibili a parità di frequenze utilizzate, una migliore qualità audio e video, multimedialità e interattività a tutto campo, oltre ad una razionalizzazione dello spettro delle frequenze disponibili. Da un lato, il digitale rappresenta quanto potremmo definire come una sorta di convergenza fra televisione, informatica e telecomunicazioni, mentre d’altro lato rende l’apparecchio televisivo un mezzo più efficace e comodo per sviluppare nuovi servizi che si vanno ad aggiungere alla tradizionale funzione di godimento dei programmi. Il televisore potrà infatti configurarsi come un autentico e unico terminale universale per l’accesso alla società dell’informazione, un vero e proprio elettrodomestico interattivo in cui confluiranno le funzioni tradizionali della TV, l’informatica, accanto alle applicazioni più innovative delle tecnologie telematiche e con il quale si navigherà in Internet, si sceglieranno programmi, si effettueranno operazioni di pagamento e si accederà a tutta una serie di servizi e di utilità, che ormai fanno parte del nostro modo di essere e di vivere.

Digitale terrestre o DVB-T?
DVB-T è l’acronimo di “Digital Video Broadcasting – Terrestrial”, la nuova televisione digitale terrestre con ricezione tramite le comuni e tradizionali antenne di casa. Il digitale terrestre è anche noto con l’acronimo DTT, dall’inglese “Digital Terrestrial Television”. Si tratta di una modalità autonoma e a basso costo, oltre ad essere complementare alla ricezione via cavo ed a quella via satellite. Più in particolare, questa tecnologia permette di ricevere sul nostro televisore di casa trasmissioni televisive del livello qualitativo e di prestazioni della TV satellitare, senza però dover ricorrere all'installazione del sistema di ricezione e dell’antenna parabolica, ma utilizzando l'impianto ricevente preesistente, affiancato da uno speciale decodificatore, chiamato “set top box”.

Termina così questa nostra breve introduzione dedicata alla televisione digitale terrestre che nel corso dei nostri prossimi incontri andremo ulteriormente ad approfondire ed a trattare in maniera più dettagliata e pratica, rammentandovi come sempre la disponibilità di tutti gli scritti e la possibilità di inviare ogni vostra richiesta a partire dal sito web www.delbiaggio.ch


Link interessanti

Ecco un paio di siti web sui quali trovare interessanti ed utili risorse dedicate alla televisione digitale in Svizzera:

www.rtsi.ch
Il sito web della RTSI, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

www.televisionedigitale.ch
Portale web della SRG SSR idée suisse interamente dedicato alla televisione digitale in Svizzera.


Glossario:

Accesso condizionato
Sistema di codifica dei contenuti e di gestione degli abbonati di un bouquet di televisione a pagamento (pay-tv). Questo tipo di fruizione di programmi richiede di solito una smart-card da inserire nel ricevitore.

Analogico
Dal greco “análogos” ovvero analogo. Segnale elettrico che varia con il variare della grandezza fisica che rappresenta. Nella radiotelevisione si fa largo uso di tecniche analogiche per il trattamento, memorizzazione e trasmissione di immagini in movimento e suoni.

Bouquet

Insieme di canali radio-tv e servizi multimediali, reso disponibile da un singolo fornitore e fruibile in modo omogeneo. Content ProviderFornitore di contenuto. Chi si dedica all'ideazione, produzione e acquisto dei contenuti predisponendo anche l'offerta in un palinsesto definito.DecoderApparato d'utente necessario per decodificare programmi radiotelevisivi da analogico a digitale.

Diffusione terrestre
Emissione via etere dei segnali radio o TV mediante trasmettitori ancorati a terra verso ricevitori che li captano con un’antenna da interni o un’antenna collettiva oppure modelli mobili e autoradio.

Digital Divide
Fenomeno che indica, all'interno di un Paese, una situazione di disparità tra chi ha accesso e capacità di gestione delle informazioni e dei contenuti digitali del mondo multimediale, e chi ne e' escluso per cause economiche, culturali o ambientali.

Digitale
Dal latino “digitus” (dito, numero). Grandezza che rappresenta un fenomeno fisico con variabili discontinue, che si ottengono in genere da un campionamento degli elementi della realtà. Nella radiotelevisione l'introduzione delle tecnologie digitali, che data dagli anni '80, investe ormai tutti i momenti della catena produttiva-diffusiva, fino alla diffusione vera e propria di televisione digitale, sia via satellite sia attraverso la tradizionale rete terrestre.

Dolby Digital
Procedimento digitale di codificazione che permette di ottenere un effetto sonoro tridimensionale per mezzo di sei canali (Dolby Surround per impianti home Cinema).

Dolby Surround
Modalità di trasmissione audio multicanale per una migliore riproduzione sonora, adottato sia in molti sistemi di riproduzione domestica o professionale, sia nelle sale cinemato-grafiche. Oltre al segnale stereofonico, permette la trasmissione di canali effetti che danno la sensazione allo spettatore di "essere" all'interno della scena. Anche il decoder digitale terrestre puo' supportare tale standard di qualità audio.

DTT - Digital Terrestrial Television
Sistema di diffusione di segnali televisivi digitali attraverso trasmettitori-ripetitori terrestri, ricevibili con le antenne esistenti.

DVB
Digital Video Broadcasting. Standard di trasmissione digitale adottato in Europa, basato sul sistema di compressione MPEG2 e utilizzato in tre varianti: DVB-S per il satellite, DVB-C per le reti cavo e DVB-T per la diffusione attraverso ripetitori terrestri.

DVB-T – Digital Video Broadcasting-Terrestrial
Televisione digitale terrestre via antenna. Ne esistono altre due varianti: il DVB-S per la televisione digitale satellitare e il DVB-C per la televisione digitale via cavo.

Enhanced Television
Televisione arricchita con servizi interattivi di varia tipologia, che permette all'utente di avere informazioni aggiuntive sul programma, partecipare a giochi, sondaggi,...

EPG - Electronic Program Guide
Guida elettronica ai programmi che permette allo spettatore, attraverso il telecomando, di leggere con facilità sullo schermo informazioni relative ai programmi in onda e previsti nel seguito della giornata.

Free-to-air
E' detto di servizi radiotelevisivi che non prevedono il pagamento di abbonamenti.

HD ready
Marchio di qualità lanciato dall’EICTA (European Information & Communication Technology Industry Association) che fissa una serie di requisiti minimi che un televisore o un display devono soddisfare per poter ricevere e riprodurre le immagini televisive ad alta definizione (HDTV).

HDTDV – High Definition Television
Televisione ad alta definizione. Nuovo standard della televisione digitale che offre una risoluzione di 1280x720 o di 1920x1080 pixel. Lo standard HDTV supporta schermi di grandi dimensioni e garantisce una qualità dell’immagine simile a quella cinematografica. Le emittenti che trasmettono in HDTV devono produrre i programmi con tecnologie speciali e trasmetterli su un proprio canale HDTV. Per ricevere il segnale ad alta definzione occorre un ricevitore HDTV ed i primi aparrechhio vengono commerciati a partire da quest’anno. Oltre al ricevitore, è necessario un telvisiore o un display che rechi il marchio “HD ready”.

Interattività
Contenuti aggiuntivi trasmessi dalla piattaforma digitale che permettono all'utente televisivo di selezionare opzioni sul televisore per accedere ad informazioni aggiuntive, servizi di pubblica utilità, giochi, acquisti, ecc.InternetRete di reti di computer che utilizzano lo stesso protocollo di comunicazione, attraverso connessioni permanenti via telefono, cavo e fibra ottica, satellite, ecc. E' possibile anche veicolare sulla Rete immagini in movimento, limitatamente alla banda esistente, nonché fruire di servizi avanzati di posta elettronica, trasmissione e ricezione di file, ricerca di informazioni di ogni tipo.

Killer Application
Termine con cui viene definita un'offerta di servizi particolarmente vincente, che induce l'adozione di una particolare tecnologia. Esempi di killer application sono nella pay-tv i generi cosiddetti premium (film e calcio) e, nella telefonia cellulare, gli SMS.

MHP - Multimedia Home Platform
E' uno standard europeo della famiglia DVB che definisce l'interfaccia tra le applicazioni interattive digitali e gli apparati dove queste sono attivate. E' basata sul linguaggio di program-mazione Java, e costituisce un software intermedio e aperto per la messa a punto di molti tipi di applicazioni e servizi, anche quelli relativi alla televisione digitale terrestre con modalita' interattive. Si tratta di un sistema operativo per i ricevitori digitali che permette all’utente, oltre che fruire dei programmi televisivi selezionati, di accedere a informazioni supplementari, servizi aggiuntivi e applicazioni interattive.

MODEM
Acronimo di MOdulatore-DEModulatore. Apparato che converte un'informazione digitale in un segnale analogico per consentirne la trasmissione attraverso la rete telefonica tradizionale.

MPEG2
Moving Pictures Experts Group. Standard internazionale per la compressione dei segnali digitali di immagini e suoni. La versione 2 è riferita tipicamente ai formati utilizzati per il broadcasting.

Multiplexer
L'impianto attraverso il quale i segnali TV, Radio e dati vengono combinati (multiplexing) in un unico flusso di trasmissione.

Network Provider
Operatore di Rete che provvede alla trasmissione dei segnali radiotelevisivi verso la popolazione, gestendo sistemi di trasmissioni di vario tipo, terrestri, via satellite, via cavo e su larga banda.

Personal Video Recording (PVR)
Videoregistratore digitale che utilizza come supporti di registrazione dischi rigidi simili a quelli dei personal computer, capace di memorizzare molte ore di programmi televisivi.

Service Provider
Fornitore del servizio. Nell'accezione radiotelevisiva cura l'organizzazione del servizio, della migliore gestione della risorsa di rete che acquisisce dal network provider, curando anche i rapporti con l'utenza.

Simulcast
Termine formato dalle parole inglesi “simultaneous” e “broadcast” che indica la diffusione contemporanea della stessa rete o bouquet di emittenti con diverse modalità, ad esempio analogica e digitale o terrestre e satellite

STB, Set-Top-Box
Letteralmente “scatola che sta sopra il televisore”. Apparato in grado di decodificare il segnale digitale ricevuto da antenna e inviarlo ad un televisore analogico collegato. Permette inoltre l'utilizzo delle applicazioni interattive distribuite con il segnale televisivo. Per una reale interattività è necessario che il set-top-box sia dotato di un collegamento telefonico.

Switch-off
Termine che indica la fine della diffusione in analogico.Switch-onTermine che indica l'avvio della diffusione in digitale.Switch-overTermine che indica il periodo in cui la diffusione analogica e quella digitale convivono.

T-Banking
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, agli istituti bancari per richiedere informazioni, estratti conto ed effettuare operazioni bancarie.

T-Commerce
Possibilità di acquistare beni e servizi attraverso il televisore con modalità analoghe a quelle utilizzate da Internet.

T-Government
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi attraverso il televisore alla Pubblica Amministrazione per richiedere informazioni, certificati,…

T-Learning
Possibilità di seguire attraverso il televisore lezioni di varie discipline, eseguire esercizi, richiedere chiarimenti,… L'utente può pianificare autonomamente la fruizione delle lezioni.