31 agosto 2006

La televisione digitale terrestre (3.a e ultima parte)

Ritorniamo a parlare di televisione digitale terrestre e quest’oggi vediamo di rispondere a quelle domande che assai probabilmente possono porsi tutti quelli che in questo momento ricevono la televisione attraverso una normale antenna terrestre, senza far capo né alla ricezione televisiva via cavo né a quella via satellite. Si tratta del caso tipico di tutti quelli che si trovano magari in zone discoste, in una casa secondaria, ai monti o che forse si spostano con un camper e anche di tutti quelli che in questi anni si sono accontentati dei programmi offerti e distribuiti via etere dai sistemi terrestri, “toccati” dall’avvento della televisione digitale terrestre, che dal 24 luglio 2006 è introdotta anche su tutto il nostro territorio da parte della RTSI, la Radio Televisione Svizzera di lingua Italiana, in sostituzione della tradizionale tecnica di ricezione, che ci ha accompagnato negli ultimi cinquant’anni.

Per fruire del servizio di televisione digitale terrestre si deve pagare un canone o un abbonamento?
Oltre all'attuale canone televisivo non è necessario pagare nessun abbonamento. In effetti, la televisione digitale terrestre, in Svizzera, è gratuita, continuando a sostenersi con la pubblicità e attraverso il canone.

E’ necessario cambiare il proprio televisore?
Non è necessario cambiare il proprio televisore, potendo tranquillamente mantenere quello attualmente in uso. Basta una semplice apparecchiatura di adattamento, detta "decoder" (decodificatore) o “set top box” o anche più semplicemente “box”. Da rilevare che spesso gli apparecchi TV attuali e più moderni già dispongono al loro interno del decoder necessario per ricevere la televisione digitale terrestre.

Si deve cambiare l’antenna terrestre o installare una parabola?
Nella maggioranza dei casi, non si deve cambiare l’antenna terrestre, poiché gli impianti di ricezione per la televisione digitale terrestre sono identici a quelli usati per la tradizionale ricezione analogica. Le attuali antenne e l’eventuale rete di distribuzione dalle antenne all‘interno di un edificio sono generalmente adatti anche alla ricezione digitale. Inoltre, è stato previsto che il sistema di irradiazione del segnale televisivo digitale terrestre utilizzi le stesse ubicazioni sfruttate per la trasmissione della televisione analogica. Pertanto, non dovrebbe essere necessario cambiare il puntamento dell’antenna terrestre, così come non bisogna per niente installare una parabola, poiché questa serve solo per la televisione via satellite.

Cos'è necessario per vedere la televisione digitale terrestre?
E’ necessario avere un‘apparecchiatura di adattamento detta “decoder” (decodificatore) o “set top box” o anche più semplicemente “box”, da collegare alla presa d'antenna e al televisore, in genere mediante la presa SCART, che per intenderci è la stessa presa utilizzata per collegare il videoregistratore, il DVD e il ricevitore satellitare. Come detto poco fa, spesso, gli apparecchi TV attuali e più moderni dispongono al loro interno del decoder necessario per ricevere la televisione digitale terrestre.

Quali tipi di Set Top Box si trovano sul mercato e dove si possono acquistare?
Sul mercato si trovano e sono proposti due diversi tipi di Set Top Box:
1. Set Top Box interattivi, in grado di ricevere programmi televisivi e di utilizzare i nuovi servizi disponibili con la televisione digitale terrestre, collegabili alla rete telefonica, analogica, digitale ISDN o anche ADSL.
2. Set Top Box non interattivi, definiti anche con il termine “zapper”, più semplici ed economici, ma solo in grado di ricevere i programmi televisivi, senza alcuna funzione supplementare di interattività.
Ogni punto vendita di apparecchiature elettroniche di consumo offre ai propri clienti i sistemi necessari per la ricezione della televisione digitale terrestre. E’ da rilevare che questi box funzionano con collegamento alla rete elettrica ma ne esistono anche a basso voltaggio, per coloro che magari hanno una cascina in montagna e dispongono di un impianto fotovoltaico o di un generatore per produrre la poca corrente elettrica necessaria. Il prezzo di vendita è assolutamente libero e dettato dalle leggi del mercato. A titolo informativo, ci si può aspettare un prezzo di alcune centinaia di franchi per un Set Top Box interattivo, ma esistono anche box non interattivi che costano assai meno, con un prezzo prossimo al centinaio di franchi o anche meno.

E’ possibile installare un Set Top Box in maniera autonoma e dove disporlo?
L’installazione di un Set Top Box non è più difficile o complicata dell’installazione di un normale televisore, un videoregistratore o un lettore DVD. Il box deve essere installato fra il cavo dell’antenna ricevente tradizionale e l’apparecchio TV, il più vicino possibile al televisore, avendo naturalmente cura che vi sia sufficiente spazio per i cavi di collegamento, in altre parole la presa SCART, l’alimentazione e l’eventuale collegamento alla linea telefonica (ma solo nel caso di un box interattivo), oltre a lasciare un minimo di spazio per la circolazione d’aria.

Quanti televisori si possono collegare ad un Set Top Box?
Il Set Top Box dispone di un solo collegamento all‘apparecchio di ricezione TV, e questo significa che è necessario un box per ogni televisore, salvo soluzioni tecniche alternative. I box in questo momento in commercio consentono di vedere un solo canale televisivo per volta. Esistono in commercio degli speciali dispositivi ad onde radio, da collegare sulle prese TV, per la ripetizione del segnale su più televisori, ma anche in questo caso non è possibile vedere programmi differenti su più televisori con un solo Set Top Box.

Con la televisione digitale terrestre è possibile utilizzare un videoregistratore o un registratore DVD?
Se il decoder (Set Top Box) è dotato di una seconda presa SCART è naturalmente possibile, e per tale ragione, in questo caso, è preferibile se il box dispone di due diverse prese SCART, collegando in questo modo il registratore non al televisore ma direttamente al box, benché sia possibile anche procedere in altro modo. Possedendo magari già un videoregistratore, un lettore DVD e forse anche un decoder satellitare, la tipologia del collegamento da adottare dipende ovviamente dal numero di prese SCART disponibili sul televisore e su ognuno degli apparecchi ad esso collegati, oltre che dalla priorità con cui si desidera vedere i segnali dei vari sistemi sul televisore.

E’ possibile ricevere programmi anche dall’estero?
L‘Italia, confinante con il nostro territorio, sta introducendo trasmissioni in tecnica digitale terrestre e per quanto riguarda la possibilità tecnica di ricezione dei programmi non ci dovrebbero essere troppi problemi, anche se usufruire dei servizi interattivi potrebbe anche non essere consentito.

Terminiamo quindi in questo modo questi nostri contributi interamente dedicati alla televisione digitale terrestre introdotta sul nostro territorio dal 24 luglio 2006 per la distribuzione dei programmi della SRG SSR idée suisse (TSI1 e TSI2, SF1 e TSR1), comunicandovi il numero della Hotline della SRG SSR idée suisse riguardo domande e richieste di informazioni sulla televisione digitale al numero telefonico gratuito 0800 774 777 e rammentandovi come consuetudine la disponibilità di tutti gli scritti e la possibilità di inviare ogni vostra richiesta a partire dal sito web www.delbiaggio.ch


Link interessanti:

Ecco qualche indirizzo di alcuni siti web sui quali trovare interessanti ed utili risorse dedicate alla televisione digitale in Svizzera:

www.televisionedigitale.ch
Portale Internet tematico della SRG SSR idée suisse interamente dedicato alla televisione digitale terrestre in Svizzera.

www.srgssrideesuisse.ch
Sito web multilingue della SRG SSR idée suisse comprendente informazioni aziendali e una sezione interamente dedicata alla televisione digitale, con utili informazioni.

www.sf.tv
Il sito web della SF, la televisione svizzero tedesca.

www.tsr.ch
Il sito web della TSR, la radiotelevisione svizzera di lingua francese

www.rtsi.ch
Il sito web della RTSI, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

www.broadcast.ch
Sito web della SRG SSR idée suisse dedicato alla radio ed alla televisione, con informazioni tecniche relative alla ricezione terrestre e via satellite.

www.uvek.ch
Sito Internet del Dipartimento federale dell’Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni della Confederazione svizzera

www.bakom.ch
Il sito web dell’UFCOM, l’Ufficio federale delle comunicazioni, che si occupa delle questioni relative alle telecomunicazioni e alla radiocomunicazione (radio e televisione) in Svizzera.

www.swisscable.ch
Pagine Internet riguardanti la rete di distribuzione via cavo per la radio e la televisione in Svizzera.

30 agosto 2006

La televisione digitale terrestre (2.a parte)

(da un articolo di Elio Del Biaggio pubblicato su Illustrazione Ticinese)

Rieccoci nuovamente a parlare del tema interamente dedicato all’avvento della televisione digitale terrestre, di estrema attualità poiché ormai di prossima introduzione su tutto il nostro territorio da parte della TSI, la Televisione Svizzera di lingua Italiana, andandone ad approfondire alcuni aspetti.

Digitale terrestre, dal 24 luglio anche in Ticino
Abbiamo visto la volta scorsa che la sigla DVB-T sta a significare “Digital Video Broadcasting – Terrestrial” e in altre parole la nuova televisione digitale terrestre, una modalità di ricezione via etere mediante una normale antenna, autonoma ed a basso costo, complementare alla ricezione via cavo ed a quella via satellite. Su incarico del Consiglio federale, entro la fine del 2008 la “SRG SSR idée suisse” la introdurrà gradualmente in tutta la Svizzera. Dopo una fase di convivenza, che in gergo tecnico si designa con il termine “simulcast”, il DVB-T sostituirà per sempre la ricezione televisiva analogica e tradizionale via etere. Il DVB-T migliorerà la ricezione dall’antenna, garantendo un segnale di buona qualità anche con apparecchi mobili. In questo modo si potrà ovviare alla continua riduzione delle frequenze disponibili, trasmettendo inoltre un maggior numero di programmi. Infatti, contrariamente ad un canale analogico che è in grado di diffondere un solo programma, un canale digitale è invece in grado di trasmetterne parecchi contemporaneamente. In Ticino, con un normale televisore analogico e fino al 24 luglio 2006 si capteranno i canali televisivi della TSI 1 e della TSI 2 e con l’arrivo del DVB-T si potrà inoltre anche captare la prima rete delle altre regioni linguistiche, SF 1 e TSR 1. Addirittura, nelle regioni di frontiera, in futuro, si potrà inoltre anche captare il segnale digitale proveniente da emittenti televisive straniere.Il sistema DVB-T non richiede l'abbonamento alla rete via cavo e non richiede nemmeno l’acquisto di un’antenna parabolica, con costi di adattamento e di installazione assai contenuti. Saranno quindi soprattutto coloro che ricevono i programmi televisivi via etere, possedendo magari un secondo televisore non allacciato né alla rete via cavo né all’impianto satellitare, in casa propria o anche in una casa secondaria, ad avere la necessità di procedere ad alcuni adattamenti al loro impianto, che in realtà significa soltanto inserire fra l’antenna ed il televisore di un sistema di decodifica, chiamato “set top box”.

I vantaggi del digitale terrestre…

… qualità dell’immagine
Il principale importante vantaggio della tecnologia di trasmissione digitale del segnale è legato alla qualità dell’immagine, mentre un altro vantaggio, correlato a questo primo, è rappresentato dall'indifferenza ai disturbi in ricezione.

… aumento del numero di canali disponibili
Un secondo vantaggio del digitale terrestre è costituito dalla risoluzione del problema dell’ormai ben noto “affollamento” delle frequenze terrestri di questi ultimi anni. Infatti, il digitale terrestre permette di moltiplicare, a parità di frequenze radio disponibili, il numero dei programmi televisivi trasmessi. Su ogni canale digitale si è in grado di trasmettere un certo numero di programmi televisivi diversi contemporaneamente.

… interattività
La trasmissione digitale permette di interagire con la televisione, offrendo la possibilità di dialogare attraverso il decodificatore, doverosamente munito di modem, con la stazione emittente. Al contrario delle tradizionali trasmissioni analogiche con gli impianti che funzionano da semplici e soli ricevitori, con le trasmissioni digitali è invece possibile interagire con l'emittente. Si potrà in questo modo partecipare attivamente a programmi televisivi, giochi, sondaggi, eseguire operazioni e transazioni,…

… riduzione delle stazioni di trasmissione
Un altro beneficio correlato al digitale terrestre è legato alla trasmissione del segnale, in quanto serve molta meno potenza ed è quindi possibile una riduzione del numero di stazioni trasmittenti presenti e necessarie sul territorio. Nonostante il rischio legato al problema delle onde elettromagnetiche, o meglio all’elettrosmog, non sia mai stato veramente scientificamente dimostrato essere effettivamente pericoloso - questo anche perché gli studi si basano sui dati di questi ultimi decenni senza avere una visione statistica più ampia del fenomeno - si tratta in ogni caso di una positiva novità grazie all’introduzione del sistema digitale.

Cosa è necessario per la ricezione del digitale terrestre?
E’ ancora una volta di più da precisare che il digitale terrestre (DVB-T) si può tranquillamente ricevere con i tradizionali apparecchi televisivi e con le normali antenne cui siamo abituati, questo per coloro che non fanno capo né alla ricezione via cavo né ad un impianto satellitare. La ricezione in tecnica digitale non richiede alcun lavoro all'impianto d'antenna così come non necessita l'uso di un'antenna speciale. Quanto serve è unicamente un decodificare (set top box), che altro non è che un piccolo apparecchio installato fra la nostra antenna ed il nostro apparecchio televisivo. I prodotti oggi in commercio sono di due tipi:
1. il tipo "zapper", più economico, a partire da un centinaio di franchi, che consente la sola ricezione dei programmi trasmessi in tecnica digitale;
2. il tipo "interattivo", dotato di modem o altro sistema di connessione più evoluto (ADSL), che rende possibili tutti i servizi interattivi. Questo tipo di decodificatore è naturalmente più costoso.
Per ricevere la televisione digitale terrestre esiste poi anche un’altra possibilità, dotandosi di un televisore della moderna generazione (IDTV), comprendente un adattatore digitale integrato che si può collegare direttamente all'antenna tradizionale senza l’ausilio di alcun apparecchio di decodifica.

Termina così questo nostro ulteriore contributo dedicato alla televisione digitale terrestre che nel corso dei nostri prossimi incontri andremo ancora e ulteriormente ad approfondire indicandovi qualche utile consiglio pratico, rammentandovi come consuetudine la disponibilità di tutti gli scritti e la possibilità di inviare ogni vostra richiesta a partire dal sito web www.delbiaggio.ch


Link interessanti:

Ecco un paio di siti web sui quali trovare interessanti ed utili risorse dedicate alla televisione digitale in Svizzera:

www.rtsi.ch
Il sito web della RTSI, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

www.televisionedigitale.ch
Portale web della SRG SSR idée suisse interamente dedicato alla televisione digitale in Svizzera.

28 agosto 2006

La televisione digitale terrestre (1.a parte)

(Estratto da un articolo di Elio Del Biaggio, pubblicato su "Illustrazione Ticinese")

Quest’oggi, contrariamente alle nostre abitudini, vediamo di fuoriuscire dai soliti argomenti dedicati ad Internet ed introduciamo un discorso di attualità, interamente orientato alla televisione digitale, con la prossima introduzione, sull’intero territorio ticinese, del segnale digitale televisivo terrestre da parte della TSI, la Televisione Svizzera di lingua Italiana, tematica che ci accompagnerà fino all’estate.

La digitalizzazione della nostra vita…
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una vera e propria “digitalizzazione” della nostra vita. Siamo infatti rapidamente transitati da un sistema basato su quanto si potremmo definire con il termine “analogico” ad un sistema con caratteristiche interamente “digitali”. A partire dalla metà degli anni Ottanta, gran parte degli aspetti della nostra vita è stato praticamente e letteralmente “trasformato in bit” e oggi, anche se evidentemente il mondo reale rimane pur sempre analogico, siamo ormai entrati appieno nell’era digitale. Ogni sorta di apparecchio si sta infatti digitalizzando: dalle macchine fotografiche ai supporti musicali, dagli elettrodomestici alle automobili,... Per non parlare poi della massiccia diffusione dei personal computer e di Internet. Insomma, si tratta di una vera e propria “rivoluzione digitale”. E come poteva sfuggire a questo processo evolutivo il mondo dei mass media e più in particolare la sua regina incontrastata, la televisione?

La TV del terzo millenio
Dopo anni di quasi immutabilità tecnologica, praticamente dall’introduzione del colore, e grazie all’odierna evoluzione digitale, la televisione sta subendo, in questi ultimi anni, una sostanziale quanto radicale trasformazione. Per non rischiare di rimanere escluso, superato dalle nuove tecnologie esistenti e disponibili, il mezzo televisivo si vede quindi forzatamente costretto a rinnovarsi ed a cercare nuove vie per far fronte all’imponente avanzata di nuovi mezzi di comunicazione, come ad esempio Internet, che potrebbero anche e addirittura farlo passare in secondo piano. La televisione, protagonista indiscussa durante gli ultimi decenni della comunicazione di massa, sta vivendo un periodo assai burrascoso e il passaggio alla trasmissione digitale rappresenta una possibilità da non lasciarsi sfuggire per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica. L’universo della comunicazione, e in particolare il mondo dell’audiovisivo, sono sostanzialmente influenzati dall’avvento di continue innovazioni tecniche che ne stanno modificando le loro caratteristiche. Quella digitale è pertanto una vera e propria “rivoluzione” anche per la TV, in quanto conduce a cambiamenti tali da mutare radicalmente e profondamente il modo attuale di fare e di utilizzare la televisione.

L’avvento del digitale terrestre
Quella che oggi chiamiamo televisione si sta letteralmente trasformando in qualcosa di profondamente diverso. Tra il 2006 ed il 2010, infatti, l’Europa spegnerà il segnale analogico per passare al digitale, continuando comunque pur sempre a sfruttare gli impianti di diffusione terrestre.
In Ticino, lo spegnimento del segnale analogico, avverrà entro la metà dell’estate di quest’anno, e più in particolare in corrispondenza del 24 luglio.
All’origine di tale rivoluzione troviamo il progetto “Digital Video Broadcasting Terrestrial”, più conosciuto con la sua siglia DVB-T, promosso dall’Unione Europea con l’obiettivo di superare una forma di comunicazione prettamente unidirezionale e praticamente standardizzata, per approdare ad un sistema di comunicazione interattivo, basato su uno scambio pluridirezionale di informazioni di diverso genere. I vantaggi connessi a questa nuova era tecnologica possono riassumersi in alcuni aspetti legati al potenziamento del servizio televisivo in termini di qualità e di quantità, con un maggior numero di canali disponibili a parità di frequenze utilizzate, una migliore qualità audio e video, multimedialità e interattività a tutto campo, oltre ad una razionalizzazione dello spettro delle frequenze disponibili. Da un lato, il digitale rappresenta quanto potremmo definire come una sorta di convergenza fra televisione, informatica e telecomunicazioni, mentre d’altro lato rende l’apparecchio televisivo un mezzo più efficace e comodo per sviluppare nuovi servizi che si vanno ad aggiungere alla tradizionale funzione di godimento dei programmi. Il televisore potrà infatti configurarsi come un autentico e unico terminale universale per l’accesso alla società dell’informazione, un vero e proprio elettrodomestico interattivo in cui confluiranno le funzioni tradizionali della TV, l’informatica, accanto alle applicazioni più innovative delle tecnologie telematiche e con il quale si navigherà in Internet, si sceglieranno programmi, si effettueranno operazioni di pagamento e si accederà a tutta una serie di servizi e di utilità, che ormai fanno parte del nostro modo di essere e di vivere.

Digitale terrestre o DVB-T?
DVB-T è l’acronimo di “Digital Video Broadcasting – Terrestrial”, la nuova televisione digitale terrestre con ricezione tramite le comuni e tradizionali antenne di casa. Il digitale terrestre è anche noto con l’acronimo DTT, dall’inglese “Digital Terrestrial Television”. Si tratta di una modalità autonoma e a basso costo, oltre ad essere complementare alla ricezione via cavo ed a quella via satellite. Più in particolare, questa tecnologia permette di ricevere sul nostro televisore di casa trasmissioni televisive del livello qualitativo e di prestazioni della TV satellitare, senza però dover ricorrere all'installazione del sistema di ricezione e dell’antenna parabolica, ma utilizzando l'impianto ricevente preesistente, affiancato da uno speciale decodificatore, chiamato “set top box”.

Termina così questa nostra breve introduzione dedicata alla televisione digitale terrestre che nel corso dei nostri prossimi incontri andremo ulteriormente ad approfondire ed a trattare in maniera più dettagliata e pratica, rammentandovi come sempre la disponibilità di tutti gli scritti e la possibilità di inviare ogni vostra richiesta a partire dal sito web www.delbiaggio.ch


Link interessanti

Ecco un paio di siti web sui quali trovare interessanti ed utili risorse dedicate alla televisione digitale in Svizzera:

www.rtsi.ch
Il sito web della RTSI, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

www.televisionedigitale.ch
Portale web della SRG SSR idée suisse interamente dedicato alla televisione digitale in Svizzera.


Glossario:

Accesso condizionato
Sistema di codifica dei contenuti e di gestione degli abbonati di un bouquet di televisione a pagamento (pay-tv). Questo tipo di fruizione di programmi richiede di solito una smart-card da inserire nel ricevitore.

Analogico
Dal greco “análogos” ovvero analogo. Segnale elettrico che varia con il variare della grandezza fisica che rappresenta. Nella radiotelevisione si fa largo uso di tecniche analogiche per il trattamento, memorizzazione e trasmissione di immagini in movimento e suoni.

Bouquet

Insieme di canali radio-tv e servizi multimediali, reso disponibile da un singolo fornitore e fruibile in modo omogeneo. Content ProviderFornitore di contenuto. Chi si dedica all'ideazione, produzione e acquisto dei contenuti predisponendo anche l'offerta in un palinsesto definito.DecoderApparato d'utente necessario per decodificare programmi radiotelevisivi da analogico a digitale.

Diffusione terrestre
Emissione via etere dei segnali radio o TV mediante trasmettitori ancorati a terra verso ricevitori che li captano con un’antenna da interni o un’antenna collettiva oppure modelli mobili e autoradio.

Digital Divide
Fenomeno che indica, all'interno di un Paese, una situazione di disparità tra chi ha accesso e capacità di gestione delle informazioni e dei contenuti digitali del mondo multimediale, e chi ne e' escluso per cause economiche, culturali o ambientali.

Digitale
Dal latino “digitus” (dito, numero). Grandezza che rappresenta un fenomeno fisico con variabili discontinue, che si ottengono in genere da un campionamento degli elementi della realtà. Nella radiotelevisione l'introduzione delle tecnologie digitali, che data dagli anni '80, investe ormai tutti i momenti della catena produttiva-diffusiva, fino alla diffusione vera e propria di televisione digitale, sia via satellite sia attraverso la tradizionale rete terrestre.

Dolby Digital
Procedimento digitale di codificazione che permette di ottenere un effetto sonoro tridimensionale per mezzo di sei canali (Dolby Surround per impianti home Cinema).

Dolby Surround
Modalità di trasmissione audio multicanale per una migliore riproduzione sonora, adottato sia in molti sistemi di riproduzione domestica o professionale, sia nelle sale cinemato-grafiche. Oltre al segnale stereofonico, permette la trasmissione di canali effetti che danno la sensazione allo spettatore di "essere" all'interno della scena. Anche il decoder digitale terrestre puo' supportare tale standard di qualità audio.

DTT - Digital Terrestrial Television
Sistema di diffusione di segnali televisivi digitali attraverso trasmettitori-ripetitori terrestri, ricevibili con le antenne esistenti.

DVB
Digital Video Broadcasting. Standard di trasmissione digitale adottato in Europa, basato sul sistema di compressione MPEG2 e utilizzato in tre varianti: DVB-S per il satellite, DVB-C per le reti cavo e DVB-T per la diffusione attraverso ripetitori terrestri.

DVB-T – Digital Video Broadcasting-Terrestrial
Televisione digitale terrestre via antenna. Ne esistono altre due varianti: il DVB-S per la televisione digitale satellitare e il DVB-C per la televisione digitale via cavo.

Enhanced Television
Televisione arricchita con servizi interattivi di varia tipologia, che permette all'utente di avere informazioni aggiuntive sul programma, partecipare a giochi, sondaggi,...

EPG - Electronic Program Guide
Guida elettronica ai programmi che permette allo spettatore, attraverso il telecomando, di leggere con facilità sullo schermo informazioni relative ai programmi in onda e previsti nel seguito della giornata.

Free-to-air
E' detto di servizi radiotelevisivi che non prevedono il pagamento di abbonamenti.

HD ready
Marchio di qualità lanciato dall’EICTA (European Information & Communication Technology Industry Association) che fissa una serie di requisiti minimi che un televisore o un display devono soddisfare per poter ricevere e riprodurre le immagini televisive ad alta definizione (HDTV).

HDTDV – High Definition Television
Televisione ad alta definizione. Nuovo standard della televisione digitale che offre una risoluzione di 1280x720 o di 1920x1080 pixel. Lo standard HDTV supporta schermi di grandi dimensioni e garantisce una qualità dell’immagine simile a quella cinematografica. Le emittenti che trasmettono in HDTV devono produrre i programmi con tecnologie speciali e trasmetterli su un proprio canale HDTV. Per ricevere il segnale ad alta definzione occorre un ricevitore HDTV ed i primi aparrechhio vengono commerciati a partire da quest’anno. Oltre al ricevitore, è necessario un telvisiore o un display che rechi il marchio “HD ready”.

Interattività
Contenuti aggiuntivi trasmessi dalla piattaforma digitale che permettono all'utente televisivo di selezionare opzioni sul televisore per accedere ad informazioni aggiuntive, servizi di pubblica utilità, giochi, acquisti, ecc.InternetRete di reti di computer che utilizzano lo stesso protocollo di comunicazione, attraverso connessioni permanenti via telefono, cavo e fibra ottica, satellite, ecc. E' possibile anche veicolare sulla Rete immagini in movimento, limitatamente alla banda esistente, nonché fruire di servizi avanzati di posta elettronica, trasmissione e ricezione di file, ricerca di informazioni di ogni tipo.

Killer Application
Termine con cui viene definita un'offerta di servizi particolarmente vincente, che induce l'adozione di una particolare tecnologia. Esempi di killer application sono nella pay-tv i generi cosiddetti premium (film e calcio) e, nella telefonia cellulare, gli SMS.

MHP - Multimedia Home Platform
E' uno standard europeo della famiglia DVB che definisce l'interfaccia tra le applicazioni interattive digitali e gli apparati dove queste sono attivate. E' basata sul linguaggio di program-mazione Java, e costituisce un software intermedio e aperto per la messa a punto di molti tipi di applicazioni e servizi, anche quelli relativi alla televisione digitale terrestre con modalita' interattive. Si tratta di un sistema operativo per i ricevitori digitali che permette all’utente, oltre che fruire dei programmi televisivi selezionati, di accedere a informazioni supplementari, servizi aggiuntivi e applicazioni interattive.

MODEM
Acronimo di MOdulatore-DEModulatore. Apparato che converte un'informazione digitale in un segnale analogico per consentirne la trasmissione attraverso la rete telefonica tradizionale.

MPEG2
Moving Pictures Experts Group. Standard internazionale per la compressione dei segnali digitali di immagini e suoni. La versione 2 è riferita tipicamente ai formati utilizzati per il broadcasting.

Multiplexer
L'impianto attraverso il quale i segnali TV, Radio e dati vengono combinati (multiplexing) in un unico flusso di trasmissione.

Network Provider
Operatore di Rete che provvede alla trasmissione dei segnali radiotelevisivi verso la popolazione, gestendo sistemi di trasmissioni di vario tipo, terrestri, via satellite, via cavo e su larga banda.

Personal Video Recording (PVR)
Videoregistratore digitale che utilizza come supporti di registrazione dischi rigidi simili a quelli dei personal computer, capace di memorizzare molte ore di programmi televisivi.

Service Provider
Fornitore del servizio. Nell'accezione radiotelevisiva cura l'organizzazione del servizio, della migliore gestione della risorsa di rete che acquisisce dal network provider, curando anche i rapporti con l'utenza.

Simulcast
Termine formato dalle parole inglesi “simultaneous” e “broadcast” che indica la diffusione contemporanea della stessa rete o bouquet di emittenti con diverse modalità, ad esempio analogica e digitale o terrestre e satellite

STB, Set-Top-Box
Letteralmente “scatola che sta sopra il televisore”. Apparato in grado di decodificare il segnale digitale ricevuto da antenna e inviarlo ad un televisore analogico collegato. Permette inoltre l'utilizzo delle applicazioni interattive distribuite con il segnale televisivo. Per una reale interattività è necessario che il set-top-box sia dotato di un collegamento telefonico.

Switch-off
Termine che indica la fine della diffusione in analogico.Switch-onTermine che indica l'avvio della diffusione in digitale.Switch-overTermine che indica il periodo in cui la diffusione analogica e quella digitale convivono.

T-Banking
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, agli istituti bancari per richiedere informazioni, estratti conto ed effettuare operazioni bancarie.

T-Commerce
Possibilità di acquistare beni e servizi attraverso il televisore con modalità analoghe a quelle utilizzate da Internet.

T-Government
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi attraverso il televisore alla Pubblica Amministrazione per richiedere informazioni, certificati,…

T-Learning
Possibilità di seguire attraverso il televisore lezioni di varie discipline, eseguire esercizi, richiedere chiarimenti,… L'utente può pianificare autonomamente la fruizione delle lezioni.

24 agosto 2006

Sto lavorando e presto novità online

In questi ultimi giorni, dopo qualche giorno di meritato relax e di riposo, sto sistemando i primi contributi, ripartti fra articoli pubblicati, scritti diversi e magari anche qualche altro contributo legato ad una mia passione, la pittura, alla quale dedico purtroppo poco tempo e soltanto saltuariamente, poiché tante sono le cose da fare, sempre e ogni giorno...
In questo modo, nel corso dei prossimi giorni verranno messe online le prime novità e le prime informazioni, per dare corpo a questo blog, che verrà anche integrato nel mio sito web www.delbiaggio.ch